Come sarà

Una volta terminato, MUSEOGIOCANDO assomiglierà alla caverna dei nipotini di Alí Babá, nella quale sia possibile non solo ritrovare quegli stessi balocchi che un tempo avevamo, e recuperare cosí la magia della nostra infanzia, ma anche incontrare gli altri trastulli che hanno fatto la gioia di tutti gli umani che hanno avuto la fortuna di essere bambini, in ogni tempo e in ogni luogo.
Leggi tuttoA che punto siamo

I lavori per adattare a scopi museali l'immobile che diversi decenni fa, a Piticchio di Arcevia, in provincia di Ancona, ospitava una piccola fabbrica tessile sono iniziati nel 2012 e subito si sono rivelati piú impegnativi del previsto. Se infatti la casa padronale in pietra e mattoni di inizi Novecento, sita al piano stradale, ha avuto bisogno soltanto di qualche adeguamento interno...
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Giocare, giochi e giocattoli

Più che un'attività a sé stante, il gioco è un modo per affinare le proprie capacità mettendole alla prova, dettato da una naturale predisposizione alla sperimentazione e alla scoperta. Che poi giocare sia divertente, questo è frutto di un equivoco in cui si cade spesso quando si parla degli esercizi considerati "voluttuari".
Anche un intellettuale del calibro di Josè Ortega y Gasset vede ad esempio nella caccia un richiamo ancestrale che porta l'uomo moderno a dedicarsi con passione a qualcosa di estraneo alla realtà del suo tempo. Di qui la "diversione", il distaccarsi dagli obblighi della quotidianità per fare qualcosa di, appunto, "divertente".
Ebbene, si può andare oltre, e rilevare che l'uomo, come tutti gli animali cosiddetti superiori - i mammiferi dotati di corteccia cerebrale, capaci cioè di provare emozioni e pertanto di sviluppare sentimenti più o meno elaborati - ha trovato nel gioco un elemento vincente nella selezione naturale. L'evoluzione della specie ha privilegiato quei geni che inducono i cuccioli a sperimentare e ad apprendere, giocando, ciò che consentirà a loro di sopravvivere da adulti. Quindi, niente diversione: è la genetica a far sì che cani, gatti, orsi e bambini si comportino allo stesso modo, è la genetica a determinare che attraverso il gioco essi si predispongano alla lotta, alla caccia e quindi anche al ruolo che in seguito occuperanno nel loro ambito sociale.